La cucina napoletana ci offre delle ricette davvero eccezionali e ricche di gusto. Tra le migliori ricette di Natale troviamo sicuramente gli struffoli, delle semplici palline di pasta fritta zuccherata e arricchite di miele che vengono poi decorate con frutta candita e con una cascata di confetti multicolore, il tripudio quindi non solo della bontà ma anche dell’allegria.
Insieme ai roccocò, uno dei dolcetti di natale più sfizioso della tradizione napoletana sono senza dubbio gli struffoli, dei piccoli pallini di pasta frolla guarniti con miele e confettini colorati; sono cosi buoni che i bambini li chiedono tutto l’anno.
Ingredienti
❯ 500 gr di farina
❯ 3 uova intere
❯ ½ scorza d'arancia grattugiata
❯ ½ scorza di limone grattugiata
❯ 2 cucchiaini di limoncello o anice
❯ 200 gr di zucchero
❯ 70 gr di burro
❯ 1 pizzico di sale
❯ 250 gr di miele
❯ 100 gr di confettini colorati
❯ 150 gr di cedro e scorze d'arancio
Come fare gli struffoli napoletani
Preparazione dell’impasto
Su un piano di lavoro in legno oppure in marmo gettate la farina a fontana.
Fate al centro della farina una piccola conca e disponetevi il burro a temperatura ambiente e la scorza del limone e dell’arancia.
Aggiungente anche le uova e il liquore. Lavorate bene tutti gli ingredienti tra loro sino a quando non avrete creato una pasta morbida e priva di grumi.
Lasciate riposare la pasta.
Dopo circa un paio d’ore stendete la pasta su un piano infarinato e create dei bastoncini larghi circa quanto un dito.
Tagliateli in dadi di circa 1 cm di lunghezza e rendeteli un po’ arrotondati.
Cuocere gli struffoli
Gettate le vostre palline di pasta in una padella di olio bollente.
Fateli cuocere sino a quando non iniziate a notare una leggera doratura.
Toglieteli dall’olio e poggiateli in un vassoio ricoperto con carta assorbente in modo da eliminare l’olio in eccesso.
Come rifinire gli struffoli
Mettete in un pentolino il miele, lo zucchero e quattro cucchiai di acqua.
Fate cuocere sino a quando lo sciroppo non assumerà un colore tendente all’oro.
A questo punto immergete gli struffoli che avete appena realizzato nello sciroppo.
Mescolate bene e poi versate gli struffoli in un vassoio cercando di creare una sorta di cupola o di piramide.
Cospargete gli struffoli con cedro e scorze d’arancio e lasciate poi cadere una vera e propria pioggia di confettini colorati.
Il consiglio in più
Questa è ovviamente la ricetta per gustare gli struffoli fritti; esiste però anche la variante degli struffoli al forno, più leggeri e meno calorici; è sufficiente disporre le palline di struffoli su una teglia ricoperta da carta forno e infornare a 180° (meglio se ventilato) per 15/20 min, dipende dalla grandezza che avete dato ai vostri struffoli.
Qualche notizia in più sugli struffoli
Si dice che la parola “struffoli” deriva dal greco da “stróngylos” che significa “di forma tondeggiante”. Altri studi pensano che l’origine della parola è spagnola, infatti in Spagna esiste un dolce chiamato piñonate che sono simile ai nostri struffoli solo che hanno una forma diversa.
Curiosità sugli struffoli
Con piccole varianti e con nomi diversi, gli struffoli sono presenti anche in altri paese d’Italia, ad esempio in Sardegna “giggeri”, a Taranto vengono chiamati “sannacchiudere”, a Lecce sono detti “purcedduzzi”, cioè porcellini fritti; in Calabria “”cicerata”. In Abruzzo, Molise, Marche e parte del Lazio gli struffoli sono chiamati “cicerchiata”.