Schiacciata con l’uva

La schiacciata con l’uva è un pan dolce tipico della Toscana, una ricetta con uva per una merenda sana e saporita; scopri il procedimento passo passo.

Difficoltà:
Media
Cottura:
Preparaz.:
Costo:
Medio/basso
Schiacciata con l’uva

La schiacciata con l’uva detta anche ciaccia con uva è una particolare focaccia toscana fatta con l’impasto del pane farcito con uva nera e zucchero. Una merenda sana adatta per tutta la famiglia in particolare per i bambini.

Materiali utilizzati

  • Teglia con i bordi alti.
Porzioni: 6

Ingredienti

❯ 1 kg di uva nera o uva fragola

❯ 350 gr di farina

❯ 110 gr di zucchero

❯ 20 gr di lievito di birra

❯ 1 bicchiere di acqua

❯ olio extravergine d'oliva

❯ sale q.b.

Procedimento

Come preparare la schiacciata con l'uva

In un bicchiere d’acqua tiepida aggiungete il lievito di birra e mescolatelo fino a scioglierlo completamente;

Schiacciato con uva
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Su un piano da lavoro pulito o in una ciotola molto capiente, versate tutta la farina e create la classica montagna con il buco;

Al centro versate il lievito con l’acqua e iniziate a lavorare energicamente;

Aggiungete all’impasto 70 gr. di zucchero, 4 cucchiaio d’olio evo, e un pizzico di sale;

Continuate ad impastare il composto fino ad ottenere una palla liscia, omogenea ed elastica;

Se l’impasto dovesse risultare troppo denso aggiungete un goccio d’acqua, in caso contrario versate un altro po’ di farina;

Focacci all uva
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Lasciate l’impasto in un luogo asciutto e buio e lasciate riposare per 60 minuti;

Focaccia con uva
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Mentre il panetto è in lievitazione, approfittatene per lavare accuratamente l’uva e asciugarla;

Iniziate a dividere ogni chicco in due parti, cosi da togliere eventuali semini;

La ricetta originale della schiacciata prevede d’inserire i chicchi d’uva interi (col rischio di masticare i semi contenuti in essi), mentre con il sistema suggerito potete eliminare eventuali semini presenti;

torta all'uva
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Trascorso il tempo per la lievitazione dividete l’impasto in due parti, una più grande per fare la base e una più piccola per ricoprire la schiacciata;

Stendete l’impasto grande in una teglia imburrata e infarinata;

Distribuite sulla pasta i ¾ dei chicchi d’uva, cospargete con 2 cucchiaio di zucchero e 2 d’olio;

schiacciata con uva
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Stendete sopra l’altra parte dell’impasto fino a ricoprirla interamente;

Chiudete per benino i bordi della schiacciata con le mani o una forchetta;

Schiacciata di uva
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Inserite sulla focaccia l’uva restante premendo leggermente senza bucare la pasta, quindi spolverate con 2 cucchiaio di zucchero e 2 d’olio;

Schiacciata con uva
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Cuocete la schiacciata in forno preriscaldato a 180°C per circa 60 minuti;

Quando vedete che la superficie sarà dorata, spegnete il forno e lasciate raffreddare prima di servire.

Ricetta schiacciata di uva
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Stagione ideale

Da fine agosto a dicembre, periodo giusto per la vendemmia e per trovare uva fresca di stagione.

Conservazione

Meglio mangiare la schiacciata d’uva entro un giorno per assaporarne la consistenza. Conservatela massimo per 2-3 giorni chiusa in contenitori ermetici e posta in frigo. Essendo un impasto lievitato dopo incomincia a diventare raffermo.

Il consiglio in più

  • Se non avete tempo per preparare l’impasto passate dal panettiere e comprate un panetto di pasta per pane e a casa completate la focaccia con gli altri ingredienti.
  • Invece dello zucchero raffinato potete utilizzare quello di canna.

Qualche notizia in più sulle schiacciate

In Toscana e in particolare a Firenze le ciaccie (schiacciate) sono molto diffuse, dolci o salate e farcite con ingredienti freschi di stagione. Ogni schiacciata ha un gusto e un profumo particolare quindi bisogna provarle tutte!

In particolare la schiacciata con l’uva si prepara durante il periodo della vendemmia che a Firenze è detta “stiaccia” (da schiacciare l’uva).

Come tutte le ricette Toscane anche questa è povera e si prepara con ingredienti semplici; la sua preparazione è legata ad un particolare tipo di uva, molto diffusa in Toscana, detta uva canaiola che ha chicchi grossi e un po’ acquosi poco adatti alla vinificazione.

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