Riso e verza è una ricetta deliziosa campana, facile da preparare e perfetta per un pranzo invernale.
Questo primo piatto è un classico della cucina tradizionale italiana, che ha radici antiche e rappresenta l’unione perfetta di ingredienti semplici e saporiti. La verza, infatti, è un ortaggio povero ma ricco di proprietà nutritive, che si abbina perfettamente al riso, creando una minestra cremosa e gustosa.
Vi assicuro che questa ricetta conquisterà tutti i vostri commensali! Ecco la mia versione alla napoletana.
Materiali utilizzati
- Pentola
Ingredienti
❯ 400 gr di cavolo verza
❯ 320 gr di riso carnaroli
❯ 1,5 l circa di brodo vegetale
❯ ½ cipolla
❯ crosta di parmigiano
❯ parmigiano grattugiato
❯ olio di oliva q.b.
❯ sale q.b.
❯ pepe a piacere
Come fare riso e verza
Pulite la verza eliminando le foglie più esterne, tagliatela il restante a listarelle sottili e lavatelo accuratamente con acqua e bicarbonato.
Tagliate la crosta del parmigiano a tocchetti, pulitela e mettetela in ammollo in un bicchiere con acqua tiepida.
In una pentola fate rosolate l’olio con la cipolla.
Quando il soffritto si sarà riscaldato aggiungete la verza e tostatela per un paio di minuti.
Aggiungete qualche mestolo di brodo vegetale, un pizzico di sale, il pepe e continuate la cottura fino a quando la verdura non risulterà del tutto tenera. Ci vorrà circa 30 minuti, dipende dal tipo di verza e da quanto sottili sono state tagliate le foglie.
Quando la verza si sarà ammorbidita versate il riso e continuate a cuocere per il tempo indicato sulla confezione. Aggiungete altro brodo se durate la cottura vi accorgete che la minestra di riso e verza sta diventando troppo asciutta.
Mentre la minestra di riso e verza cuoce potete aggiungere le crosta di parmigiano.
Infine versate nei piatti la minestra di verza e riso e cospargetela di parmigiano grattugiato e pepe. Servite caldo e gustate la bontà di questo piatto tradizionale.
Stagione ideale
Il riso e verza è un piatto perfetto per l’inverno, quando l’orto ci offre le verze fresche e croccanti. In particolare, la stagione ideale per la verza va da ottobre a marzo, e proprio in questo periodo possiamo gustare la sua bontà al massimo. La verza, infatti, è un ortaggio invernale che si adatta perfettamente alle temperature rigide, e ci permette di preparare piatti caldi e saporiti per scaldarci in questi mesi freddi.
Conservazione
Il riso e verza è un piatto che si conserva bene in frigorifero per un paio di giorni, ma va riscaldato con attenzione, in modo da non far perdere la sua consistenza cremosa. In alternativa, potete congelarlo per conservarlo per più tempo, e riscaldarlo direttamente dal freezer quando ne avrete voglia.
I consigli in più
- Per avere una verza e riso super cremosa bisogna buttare il riso solo quando la verdura sarà diventata morbida.
- Per rendere il vostro riso e verza ancora più gustoso, vi consiglio di aggiungere un po’ di formaggio grattugiato, come il parmigiano o il pecorino, oppure un cucchiaio di burro, che renderà il piatto ancora più cremoso.
- Inoltre, se volete rendere il piatto ancora più ricco, potete aggiungere qualche cubetto di pancetta o di salsiccia durante la rosolatura della verza.
Idee e varianti
Una variante interessante di questa ricetta prevede l’utilizzo della verza fermentata, detta anche sauerkraut. In questo caso, vi suggeriamo di utilizzare il riso basmati, che con il suo aroma speziato si sposa perfettamente con la verza fermentata. La preparazione è identica a quella della ricetta base, ma potete aggiungere all’inizio della cottura della verza fresca tagliata a listarelle e della verza fermentata, facendole stufare insieme per qualche minuto prima di unire il riso.
Qualche notizia in più sul riso e verza
Non è possibile identificare con certezza l’origine di questa ricetta, poiché il riso e la verza sono ingredienti comuni in molte cucine regionali italiane. Tuttavia, è probabile che sia un piatto diffuso soprattutto nelle regioni del nord, dove sia il riso che la verza sono coltivati e utilizzati in numerose preparazioni gastronomiche.
In ogni caso, la bellezza della cucina italiana è proprio quella della sua varietà regionale, con piatti e ingredienti tipici che si tramandano di generazione in generazione. In Campania, dalle mie parti questa preparazione viene chiamata Virz’e rise.
